giovedì 30 giugno 2011

Fino a ieri era vietato perfino respirare

A margine del sobrio commento sul nuovo vescovo di Milano, un poveretto (ormai famoso) così concludeva:
Nota Bene. ATTENZIONE
1. Fra poco la Curia sarà invasa dalle cavallette cielline.
2. Si deve vigilare sui beni immobili della diocesi e delle parrocchie: c’è il rischio che siano preda dei tentacoli della piovra Cdo.
3. Ora i preti ciellini diocesani potranno respirare, e godersi la possibilità di qualche privilegio e di posti speciali di responsabilità pastorali.
4. Attenzione ai seminari: potranno accedervi vocazioni portate all’integralismo.



domenica 26 giugno 2011

Misteri della fede

Qualcuno prima o poi dovrebbe spiegarmi perché tutti sanno dire hotel Excelsior ma pochi sanno pronunciare gloria in excelsis Deo.[1]


1) Se la liturgia richiedesse “hotel in Excelsis” nessuno pronuncerebbe più eccèlsis.

lunedì 20 giugno 2011

Un simbolo che spiega tutto

Un ottimo simbolo per descrivere questa società: il gesto, frequentemente avvertito come necessario, di portare una mano dietro la schiena per tirarsi su i jeans.

domenica 19 giugno 2011

Fatalismo

“Non cade foglia che Dio non voglia”: giusto, poiché se Dio non vuole allora la foglia non può cadere. Ma attraverso sfumature della lingua italiana spesso quel doppio “non” viene semplificato in un fatalismo: se una foglia cade, allora sarebbe colpa di Dio che l'ha voluto e preteso: come se Dio desiderasse il male, come se fosse talmente debole da non poter fare a meno di permetterlo, come se Dio fosse vendicativo contro gli squallidi peccatori e addirittura miope (visto che i peccatori più incalliti non sembrano mai essere adeguatamente puniti dalla sorte), come se ogni male che vediamo si potesse incolpare l'entità generica “Dio” di averlo compiuto (volendolo, oppure distraendosi e lasciandolo accadere).

Quest'idea balzana serpeggia tra tanti fedeli sufficientemente ignoranti dell'insegnamento della Chiesa. Se l'uomo è stato creato talmente libero da poter scegliere perfino di compiere il male a danno di innocenti, allora il dire “Dio permette” è una scappatoia per chi ha fretta di chiudere una discussione. Le malvagità degli uomini, infatti, dipendono dalla volontà... degli uomini. Dire che “non cade foglia” è un modo meschino di accusare Dio (il generico “Dio”: più comodo accusare il generico “Dio” che Nostro Signore in persona) di esser colpevole delle cattiverie umane e della natura ferita dal peccato (prima del peccato originale la natura non si ribellava all'uomo).

Il fatalismo è lo stratagemma di quei deboli che hanno la sventura di essere anche stupidi.

sabato 18 giugno 2011

Appetito

- Il nostro più caro amico: esiliato. Loki sul trono. Asgard sul principio di una guerra. Eppure sei in stato in grado di consumare quattro cinghiali, sei fagiani, un quarto di bue e due botti di birra... Vergognati! Non ti importa...?
- Non equivocare il mio appetito per apatia!
- Smettetela! Tutti e due. Basta! Sappiamo che cosa dobbiamo fare.
- Dobbiamo andare. Dobbiamo trovare Thor.

giovedì 2 giugno 2011

Hanno beccato il prete pedofilo

Quando a dettarti l'agenda è qualcuno che ti è ostile, vuol dire che ti ha già sconfitto per estenuazione e senza neppure sporcarsi le mani.

E al cattolico di oggi l'agenda non gliela dettano il Magistero e la Tradizione, ma i titoloni sbattuti in prima pagina.

Oh, certo, ecco tantissime sacrosante prese di posizione, giustissime condanne, però, dai, noiose, prevedibili, ovvie, automatiche: in una parola, inutili.

Peggio: dannose! Poiché infatti tanta cagnara conferma e consolida la supremazia di chi detta l'agenda.

Viene costruito attorno a noi un mondo virtuale a suon di “notizie” che possono talvolta perfino rispecchiare la verità dei fatti, poiché è il modo in cui ci vengono somministrate a renderci tutti dei cani di Pavlov.

Quanto funzioni bene quel sistema, è dimostrato da quel sottile fastidio con cui leggi questa pagina: ma come, non si tratta di una notizia vecchia di diversi giorni?