martedì 12 maggio 2015

Solo un breve promemoria

Il paradosso di Fermi è la semplice domanda: “ma dove sono tutti gli altri?”

Il Sole è una stella “tipica” e abbastanza recente rispetto agli almeno 200-400 miliardi di stelle presenti nella galassia. Una piccola percentuale di queste potrebbe avere pianeti, una piccola percentuale dei quali potrebbe aver visto nascere vita, una piccola percentuale di questa vita potrebbe essere intelligente. Considerato che in pochi millenni l'uomo ha spedito manufatti fuori dal sistema solare e si appresta a colonizzare un altro pianeta (Marte), non sembrerebbe statisticamente impossibile che nell'arco di alcuni milioni di anni una forma di vita intelligente - anche una sola - sia stata in grado di fare viaggi interplanetari e colonizzare tutto il colonizzabile, e perciò metter piede anche sulla Terra. O almeno di lasciare tracce del proprio passaggio.

Solo che paradossalmente non si trovano tracce. È un paradosso perché la totale assenza di “tracce” contraddice il rapporto che c'è tra le dimensioni del problema e il più generoso calcolo delle probabilità. Tali tracce dovrebbero essere vistose (ci vuol poco a verificare se qualcosa è originato dall'uomo o no), e invece ci si affanna inutilmente a cercarle. Col risultato che qua e là si comincia ad ammettere che l'intero universo sembra ingegnerizzato allo scopo di farsi guardare. Cioè osservare. Cioè ammirare.