sabato 5 agosto 2017

Effetto cobra

Secondo un diffuso aneddoto, durante il protettorato inglese sull'India, i governanti inglesi a Delhi, preoccupati per la diffusione dei serpenti velenosi cobra, stabilirono una ricompensa per chiunque avesse consegnato un cobra morto. Dopo il successo iniziale, gli indiani si diedero da fare per allevare cobra da consegnare per riscuotere il premio. Il governo, venutone a conoscenza, ovviamente smise di pagare, col risultato che gli allevatori di cobra si sbarazzarono delle ormai inutili bestie... senza ucciderle. Il risultato fu che i cobra in circolazione risultarono molti di più rispetto alla situazione iniziale.

Secondo un altro aneddoto, storicamente più documentato, durante il protettorato francese in Vietnam, i governanti francesi stabilirono una ricompensa per ogni topo ucciso, da pagarsi dietro la presentazione della coda. Non ci volle molto a vedere Hanoi infestata da topi con la coda mozzata: i vietnamiti non uccidevano i ratti perché altrimenti non si sarebbero riprodotti e sarebbe terminata la fonte di guadagno.[1]

Fra il 2000 e il 2005 negli Stati Uniti venne approvata una legge per alleggerire il carico fiscale ai proprietari delle ferrovie che avessero "ammodernato le linee". I diretti interessati subito ne approfittarono, smantellando le linee poco usate (presentando la cosa come prima fase dell'ammodernamento) e vendendo i metalli avanzati alla Cina. Che era in pieno boom e disperatamente a caccia di acciaio, anche usato. Pochi anni dopo - già dal 2009 - le compagnie ferroviarie lamentavano di non trovar più posto dove parcheggiare vagoni. Negli stessi anni, in Italia, ugualmente partiva un ammodernamento che ha "snellito" la rete, cioè l'ha impoverita.

Ma è fin dagli Atti degli Apostoli che abbiamo notizia di storpi che temendo il miracolo della guarigione (cioè la fine dei propri guadagni, miseri ma comodi perché l'elemosina non è un lavoro) preferirono nascondersi. L'avidità umana fa dimenticare - o considerare tutto sommato tollerabile - qualsiasi problema: Franza o Spagna, purché se magna. Anzi, una volta associato il problema al guadagno, l'uomo tende a far permanere il problema pur di non perdere il guadagno. Ai vietnamiti che più soffrivano il problema dei ratti, suonava più importante un topo vivo (capace di generare nuovi topi dotati di coda) che uno morto. Agli indiani che rischiavano ogni giorno la morte per un morso di cobra, venne non solo l'idea di allevarli (come se il denaro degli inglesi fosse infinito e aspettasse solo loro), ma anche di sbarazzarsi dei cobra non più riscattabili... lasciandoli vivi (troppa fatica uccidere le pericolose bestie, e poi un dispettino agli inglesi tirchi ci sta bene, no?).

Questa dinamica funziona ovunque - scuola, lavoro, giochi, frivolezze, perfino affetti - e se ne teorizza perfino lo sfruttamento a proprio vantaggio - schemi Ponzi, pubblicità virale, ecc.


1) La prima volta che ho osservato personalmente un "effetto cobra" fu diversi anni fa, quando le compagnie telefoniche italiane offrivano minuti gratis e autoricariche: un conoscente si vantava di aver lasciato nel cassetto della scrivania due telefonini accesi e sotto carica, col primo che riceveva una telefonata dal secondo per ore intere, estraendo "autoricarica" a danno di due canali cellulari perennemente occupati. Oppure un altro, che avendo scoperto che all'epoca la TIM fatturava le telefonate circa undici minuti dopo l'inizio della chiamata, faceva solo mini-ricariche in modo da arrivare con pochi centesimi di credito, e approfittare lì per telefonare a sbafo per undici minuti alla tariffa super costosa.

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